forse

sabato 24 novembre 2018

Il buio di giorno

Mi sono fermata perché ero veramente basita: con una mano spingeva il passeggino e con l'altra reggeva lo smartphone, a pochi centimetri dal viso e tutto il suo essere immerso in quel display... quindi ho visto un bimbo lasciato da solo.
Per darle della stronza avrei dovuto mandarle un messaggio con Whatsapp, ma non conoscendola, non avevo il suo numero.
Mentre la nonna latente in me si indignava ho visto lui.
Un viale trafficato in pieno giorno e lui tranquillo per i fatti suoi.
Ho avuto il tempo di cercare il mio smartphone in borsa e fare qualche scatto - a debita distanza, ma tutte le persone gli passavano davanti con le facce stampate nel display, signore attempate incluse. I ratti hanno già imparato che per gli umani è buio anche di giorno.
Non mi fanno paura, ma certamente schifo, in questo mio scatto sembra un topolino, ma quello non è un cordolo di marciapiede, è una pietra dove una persona potrebbe stare seduta.
Sono rimasta lì qualche minuto e a nessuno fregava niente di cosa mai stessi fotografando, nessuno guardava altro che non fosse uno smartphone... agli umani si possono fare le boccacce e brutti gesti!
Mentre noi rinunciamo alla nostra umanità i ratti si evolvono, hanno imparato che non c'è più nessun pericolo ad uscire di giorno e mentre sui social si fa campagna contro altri esseri umani i veri invasori proliferano indisturbati.
P.S.: Anche a Trieste ci sono le "buche" e le strade sono un disastro... ma questo sarebbe tutto un altro post.

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