Un primo luglio freddo con la Bora da indossare il maglione non ne ricordavo, ma le cose dimenticate sono tante, servono ad imbrogliarmi la vita, fare e rifare sempre gli stessi errori e illudermi di avere solo un pessimo carattere.
Non ricordare è una vera fregatura, con una buona memoria potrei essere dolce, non starei continuamente lì a mandare a farsi benedire sempre lo stesso tipo di persone.
Quindi voglio ricordare che Matteo Salvini non ha vinto le elezioni, non è a capo del Governo e come molti maschi pensa di cavarsela a parole... peraltro neanche tanto belle.
Invece, come molte donne vorrei vedere i fatti e non ne vedo.
Una volta avuta la dimostrazione che respingere rifugiati non ha migliorato il vivere di una sola persona e che per farsi sbeffeggiare da gente come Macron tanto valeva tenersi Renzi o Berlusconi.
Direi che sarebbe ora di dimostrare qualcosa - rifugiati a parte - e magari ai deliri del signor Boeri rispondere con discorsi articolati, numeri alla mano, senza minacciare di sostituirlo: non è una baby sitter.
Ne avrei anche per vitalizi e pensioni: non è giusto limare questi trattamenti a seconda dell'importo, ma è giusto colpire quelli frutto di contributi figurativi (denari mai versati nelle casse dell'INPS) - fatta eccezione per disabili e fasce deboli: se ci arrivo io non è difficile.
Infine trovo proprio un po' sospetto il costante benevolo parlarne da parte di una stampa che fino a ieri gli dava del fascista.
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