forse

giovedì 1 febbraio 2018

Aiutateli a perdere.

Immagino che a ottant'anni suonati qualche acciacco possa essere normale come il mal di pancia durante il ciclo mestruale: siamo umani... 
Il malore immediatamente smentito con tanto di precisazioni su stanchezza e stress è una collaudata tecnica maschile della vecchia scuola, si chiama "povero me".
La gag era certamente mirata ad ottenere i voti di quelle insopportabili anziane madri che trattano i figli-maschi come handicappati fino a sessant'anni, la piantano soltanto quando muoiono, lasciando in circolazione degli idioti funzionali: individui convinti che il quoziente intellettivo sia una caratteristica come il colore degli occhi... c'è, ma non serve a nient'altro che ricevere complimenti.
Avete mai notato come certi sessantenni sembrano vantarsi di non essere in grado di svolgere mansioni elementari della vita quotidiana? Ti guardano con un sorriso ebete aspettando qualche frase del genere "ti aiuto io".
Ma anche no.
Purtroppo nella generazione successiva si sprecano quelli convinti di essere meravigliosi perché lo dice mamma: signore siate sincere!
Mentre Salvini tenta di risultare accattivante come il verduraio di fiducia che riesce a rifilarti otto carciofi anche se li detesti, se manda in giro questo qua nessuno può avere dubbi che trattasi di neonazismo galoppante.
Il consiglio non richiesto del giorno è: non sempre è sufficiente lasciarli perdere, in certi casi vanno aiutati a perdere.



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