Sessuologia spicciola

Anna Marchesini nel ruolo della "sessuologa"

Prima o dopo lo sapevo che sarei finita a fare un discorso sull'organo riproduttivo maschile: quanta angoscia in quel "riproduttivo"!

La premessa è che i due maggiori social gestiscono le cose in due modi diversi: su Facebook non possono postare il nudo esplicito, ma scrivere proprio tutto quello che vogliono sì... su Twitter, è possibile mettere qualunque immagine, ma si dispone soltanto 140 caratteri per scrivere... idiozie.

Si dice che "ogni scarrafone è bello a mamma sua", ma sappiate che le madri sono lucide ed imparziali confrontate agli uomini che mediamente credono di possedere una specie di miracolo nei pantaloni.

Gente nata negli anni '80 manda proposte e foto del proprio "cervello" a sconosciute, (per esempio a me): vorranno un parere? 

Uso il nulla, li blocco e non faccio niente, ma una volta per tutte voglio dire come la penso.

Le donne non sono anatomicamente tutte uguali, nemmeno i maschi godono di qualche minimo sindacale garantito e non dovrebbero contare troppo sulla faccenda che si tiene ben nascosto, ne abbiamo visti a bizzeffe anche prima delle loro patetiche foto.

... e mentre loro sono mediamente turbati dalla vista di parti intime femminili senza una precisa identità o proprietaria, a me la vista di un pene di chissà chi mi fa ridere e penso a quanto sono fortunati a doverli tenere nascosti: se li dovessero esporre come noi le gemelle, le protesi le passerebbe la mutua.

In ogni caso, virtuale per virtuale, dovrebbero evitare di fotografarli insieme ad una mano perché da il senso delle proporzioni e mi domando se certa gente ha mai frequentato almeno una palestra.

Un maschio anatomicamente poco dotato ha la possibilità di piacere ugualmente... se è intelligente, colto, insomma deve saperci fare, ma uno che manda la foto del suo microchip alle sconosciute è uno sfigato senza speranza.