Nuvole nella gola

Ciao Mire,
Dentro la tv c'è il Papa e in un piccolo riquadro in alto, a destra, ci sta Alfano con quella sua faccia da pesce bollito. 

Quel pesce con l'olio e il limone che la mamma mi preparava quando avevo l'appendicite, probabilmente avrei dato di stomaco anche senza il pesce, ma la memoria fa di questi pasticci, quindi il pesce bollito mi ricorda la nausea.

Preferisco i cartoni con gli animali che parlano, da guardare distesa sul divano con la coperta sulle gambe a Ferragosto, che vita originale vero?

Non mi lamento del vento e della pioggia, è quasi tutto come lo volevo.
Ma la scarsa simpatia per la stagione estiva è impopolare quanto dire che non sopporto Vasco Rossi, il finto goulash rosso di pomodoro e non di paprika e tutti quelli che scrivono "xche".

Ho difficoltà nel comprendere le mie stesse sensazioni davanti a certe persone: non capisco se mi fanno proprio schifo o se una cattolica compassione inquina il mio cinismo tanto inutilmente coltivato.

Però distinguo bene le emozioni, mi piacciono le persone che mi sanno incuriosire perché c'è tanta differenza tra il sorridere ed il mostrare i denti con quella cortesia bastarda generatrice di equivoci. 

Non mi sbaglio più, il sorriso mi parte da un punto particolare del cervello e prima di allargarmi le labbra fa un giro nella gola e la riempie di nuvole.

La felicità dura quanto una buona caramella, un bacio od un sorriso, ma è tutta la noia in mezzo a rendercene schiavi.
Vedi di ritornare presto che ho da farti la testa come un pallone.