forse

lunedì 28 luglio 2014

Uguale a cosa

Non sarò certamente stata io la prima a paragonare le persone ai libri, penso che viene naturale come l'affibbiare soprannomi ispirati a caratteristiche fisiche o difetti... non siamo poi così carini noi umani.
... e poi ci sono i film, brani e generi musicali... a ciascuno il suo titolo.
Vado d'accordo con Becky Sharp, Jack Frusciante e con chi preferisce regnare all'inferno piuttosto che servire in paradiso. 
Conosco persone interessanti quanto una biblioteca, altre che sembrano istruzioni dell'Ikea e chi si crede un genio grazie alla funzionalità autorun.
Ma che sollievo poter riporre il trattato di psicopatologia generale e dello sviluppo perché non me ne importa di marmocchi con il complesso di Edipo andato a male dopo i quarant'anni.
Quel sentirsi speciali nella propria mediocrità è tutta fantasia sprecata... in pratica: ignoranza.
Non fidatevi mai di chi consuma alcolici scadenti dicendo "tanto è uguale" ed evitate di scoprire uguale a cosa.

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