forse

lunedì 26 novembre 2012

Il nome della triglia

Questa mattina, dopo un tempo incredibilmente lungo, mi sono ritrovata in automobile nel traffico cittadino delle 7.50 e la iena che vive in me si è risvegliata, perché non avevo fretta, ma dovevo subire l'isteria generale di mamme con prole in automobile, sgallettate in scooter che sorpassano a destra procedendo pericolosamente con borsoni a tracolla e ginocchia rigorosamente unite, anziani rimbambiti che si fermano in mezzo agli incroci perché, loro, sono passati con il verde e poco importa se erano solo tre metri e i corrieri che si comportano come ambulanze... follia...
Ho fatto una bella inversione e me ne sono ritornata a casa con gran sollievo per la comunità (spero) per Occhio di Triglia di sicuro.
Sembra avere le radici qui, suppongo sia un altro vicino di casa e, maledetto il giorno che sono stata gentile: sembra aver da fare anche meno di me e provvisto di un disdicevole bisogno di comunicare... con me.
Mi da del "tu" e pazienza, mi ha raccontato quattro chili di affari suoi di cui non m'importava nulla, mi ha fatto un mucchio di domande a cui sono riuscita a non rispondere, ma, l'ho osservato per bene.
E' un mostro.
Di solito sono le donne quelle che nell'insieme, con un buon taglio di capelli e un look indovinato, sembrano graziose, salvo osservarle da vicino per scoprire che sono irrimediabilmente delle cozze.
Il Triglia è così e non ha nemmeno un buon taglio di capelli, quello che ha è un'aria terribilmente romantica, quegli occhi da triglia lo fanno sembrare un uomo dolce, scemo, ma dolce... invece si tratta di un casuale blefarocrollo, i suoi baffi (di solito mi piacciono i baffuti) son poco curati e troppo folti, sembrano una spazzola d'acciaio, i capelli sono molto probabilmente tinti e troppo lunghi per i suoi 60 dichiarati e il suo giubbotto troppo corto per la sua figura non propriamente atletica.
Lui avrà anche il diritto di "provarci", ma io ho quello di mandarlo a spigolare e so essere acida, molto, molto acida... a presto signor S. (figuriamoci se non mi diceva il nome)

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