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venerdì 7 dicembre 2018

La strada dell'inferno

In effetti la faccenda del reddito di cittadinanza - provvedimento dal nome figo e degno di un buon libro di fantascienza... più passa il tempo, più si riesce a riflettere e più sembra una sciocchezza adatta ad una buona propaganda elettorale, punto.
Per quale ragione far passare il contributo attraverso gli uffici più sgarrupati della P.A. quali i centri per l'impiego?
In quale film si potrebbero ricevere ben tre offerte di lavoro in una sola vita?
Chi lavora 40 ore la settimana per mille Euro cosa deve pensare riguardo al fatto che ci potrebbe essere chi ne prende 780 per sole 8 ore?
Voglio credere nella buona fede e che tutto ciò sia frutto dell'inesperienza? Ma una volta contattata la realtà un cambiamento di programma sull'attuazione delle buone intenzioni sarebbe più che opportuno.
Alzare le pensioni minime va bene, anche senza definirle "pensioni di cittadinanza" perché l'aggettivo "minimo" rimarrebbe il più consono.
Vogliamo parlare dell'azzeramento della Fornero?
Sarebbe stato sufficiente rinforzare alcune misure già esistenti e se il problema era soltanto di chiamare l'anticipo pensionistico o il reddito di inclusione in altri modi, la fantasia non manca ed è gratis... ma restano parole.
Per finire l'abbandono di Matteo Dall'Osso, malato di s.l.a. che si sarebbe sentito umiliato in quanto disabile... beh, sembra arrivata l'ora di oggettivare che non si sconfigge la povertà tagliando i fondi ai disabili.
... la strada dell'inferno è lastricata di buone intenzioni...



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