Quando in un libro c'è un personaggio che si conquista la mia antipatia, me lo immagino da sola un capitolo dove qualcuno gli da una sistemata: Mentre con il cinema rimango per tutto il film ad aspettare... e come nella vita, a volte non succede mai.
In tutte le storie anche i "cattivi" hanno comunque una loro dignità, invece (perdonatemi il francesismo) gli stronzi tendono a passare inosservati ed impuniti.
L'immagine riguarda un articolo del Corriere di Milano, questo
In effetti a costui sessanta euro di multa non gli cambiano niente.
Che si tratta di una persona ignorante si evince dal cartello e dal fatto che - credendosi furbo - lo ha scritto a stampa, ma non ha pensato che sarà rintracciato attraverso la multa e dalle telecamere di sorveglianza.
Sono severa se propongo di togliere la patente a vita a questo qua?
Non potrà più parcheggiare dove non dovrebbe, non pagherà più multe e non se la prenderà con chi è più debole pur avendo ragione.
Sono d'accordo con l'idiota, la multa è poca cosa, meglio impedirgli di parcheggiare per il resto dei suoi giorni e... a ciascuno la propria disgrazia.
Lo scorso aprile la Corte di Cassazione ha sancito che parcheggiare sul posto dei disabili corrisponde anche al reato penale di violenza privata e - per i furbetti delle strade private - il Ministero dei Trasporti con il parere 2507/2016 ha stabilito che si può essere ugualmente multati.
Ma io auspico il ritiro della patente.
Nessun commento:
Posta un commento