forse

giovedì 10 marzo 2016

Via di qua

Il mio semplice raffreddore si è evoluto male, ha fatto come quei tizi che non frequenteresti per più d'un paio d'ore e invece d'improvviso dicono "ti amo"... ecco, credo di avere la bronchite.
Cercando qualcosa di positivo apprezzo i pensieri deliranti della febbre alta: mi sembra di pensare con quattro cervelli, ma almeno uno è scemo.
Non dormo veramente, quindi non sogno, ma gioco con i ricordi, i ricordi incompleti, quelli a cui mancava ancora una frase, una spiegazione o un perché e nel mio ozio forzato provo a sistemarli.
Ricordo un tale con una vasca da bagno a quattro piazze che un giorno riempì di petali di rose con le candele, la musica e tutta una scenografia un po' assurda, suppongo che intendesse fare colpo.
Nel mio gioco ho trovato dozzine di ragioni per il mio andare via, ma in realtà non dissi nemmeno una parola.
Credo di aver vissuto gran parte della vita ad essere confusa con qualcun'altra, per il resto del tempo sbaglio io: non ho mai saputo resistere al sorriso di una valigia.

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