forse

martedì 18 agosto 2015

Sul sentiero Rilke

sentiero Rilke -immagine dal web 
I buoni propositi del mattino verso sera si chiamano sensi di colpa: nemmeno oggi ho combinato niente.
Devo aver mangiato un grillo parlante per errore e sarà per questo che mi brucia lo stomaco, non sarà certo colpa del caffè che a starne senza dormo come un bambino appena nato, ma il grillo non tace, ha la capacità di proporre un elenco di cose che ancora potrei fare anche alla sera: non tace proprio mai.
Potrei tentare di annegarlo con un paio di Martini, ma ... lo stomaco...
La giornata era iniziata benissimo, ho ricevuto la lettera di una donna che ha molto apprezzato il mio ultimo libro ed ho capito di essere già diventata molto ricca. C'è qualcosa di affettuoso nelle buone parole che ricevo da chi mi legge e quando sono donne m'immagino il sorriso di mia madre.
Quindi volevo riprendere il prossimo romanzo giallo che mi si era bloccato sul sentiero Rilke, ma è passata a trovarmi un'amica e le chiacchiere sono bestie che divorano i minuti.
Non posso mettermi a scrivere senza caffè e con l'animo dolce, io scrivo cose tremende e mi serve l'umore che rimane dopo una lite all'ufficio postale con quelle simpatiche impiegate che sanno dire solo "non si può".
...magari ci metto più di un assassino, chi lo sa, le storie passano dalle mie dita alla tastiera spesso a mia insaputa.


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