forse

sabato 5 luglio 2014

Perché dovrei?

Il mio alter ego virtuale vive in un mondo popolato da mostri orribili ... e fino a qui ci stiamo domandando quale sarebbe la differenza tra il mondo reale e quello del gioco, semplicissimo: nel gioco i mostri si ammazzano e nessuno dice niente, anzi ti premiano.
Ieri ho ammazzato due mostri molto potenti, uno per ciascun mondo.
In uno ho preso atto che quello che provavo era proprio sollievo/gioia e me lo sono vissuta senza il minimo senso di colpa: non sono responsabile delle illusioni altrui.
Non sono obbligata a rompermi più di tanto per un paio d'ore di divertimento. 
Nel secondo, con sprezzo del pericolo, ho giocato una partita in single player e ho fatto fuori un diavolone che cammina come una mia amica quando si mette i tacchi e parla come un ubriaco che ha fumato troppo.
Nella vita reale c'è una domanda che ormai mi fa venire l'orticaria: "vieni a prendere un caffè?"
Sono troppo educata per rispondere con un'altra domanda, ma è l'unica cosa che mi viene in mente: "perché dovrei?".
Nel mondo virtuale i mostri del caffè li faccio fuori a dodici alla volta... e perché non dovrei?



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