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| PH. ELENA DESSI' |
Il fanfarone millanta capacità che non possiede, quello un po' più sfigato annuncia di continuo azioni eclatanti che non farà mai, poi abbiamo il rosicone che spala fango sugli altri per sentirsi migliore e infine c'è quello che sta nascosto a non fare niente per poi dire che non aveva tempo.
Di solito questa scala discendente è la carriera del fanfarone, un personaggio che vive male le proprie incapacità in vari stadi dell'esistenza perché esistere non è sinonimo di vivere.
Il fanfarone spesso è un politico in campagna elettorale che in seguito passa tranquillamente al secondo ed al terzo stadio senza troppi problemi, il problema è il nostro quando ci accorgiamo che non si decide a passare al quarto e sparire.
A proposito: qualcuno ha mai conosciuto una persona che voterebbe Alfano?
Fuori dall'ambiente politico la caratteristica buona dei fanfaroni e un accurato stare fuori dai piedi perché tutto quello che non esiste si nota un po' di meno.
L'opposto del fanfarone è un rivoluzionario: già che si esiste, tanto vale vivere.

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