Non do il follow a uomini che riescono a stare in pantaloni corti con calzino anche nella pic di Twitter, ai moccciosi a torso nudo con la tartaruga sulla pancia e il criceto in prognosi riservata nel cervello e alle ragazze con il dito in bocca che guardano da sotto in su.
Non do il follow a chiunque abbia un chiaro riferimento politico nel nome o nella pic.
Va bene "fare numero", ma ho scoperto i miei limiti: una pura faccenda di dettagli.
...e poi ci sono i fake su Facebook: che strazio.
Alcuni iniziano con un messaggio privato (possibilmente in inglese-google) in cui ti chiedono l'amicizia, hanno un profilo da pochi giorni e tra i loro contatti c'è almeno una Svetlana... ma ci fai caso "dopo".
L'amicizia su Facebook non si nega quasi a nessuno, ma il fake ti scrive in privato che vuole diventare tuo amico per davvero e già ti viene voglia di spiegargli che non è un sito di incontri: se vuoi le caramelle per giocare a Candy Crash non è un problema.
Il fake ti scrive una lunga lettera in cui ti racconta della sua buona posizione e di essere vedovo con un figlio/a... un vero principe azzurro. Afferma di tenere ai valori quali sincerità e balle varie e chiede informazioni...
Il fake vive rigorosamente dall'altra parte del pianeta e c'è un motivo: appena riterrà di avere acceso qualche aspettativa sentimentale chiederà un piccolo contributo per qualsivoglia ragione, qualcosa che costa sempre meno di un viaggio fino in Texas.
Questa pratica viene messa a punto con un discreto successo da molte "signore" verso altrettanti "boccaloni".
... poi per la strada ti domandano un Euro per un caffè... quindi andrò in giro con un bel thermos... un caffè non si nega a nessuno.

Nessun commento:
Posta un commento