Per ritornare alla solita vita bisognerebbe avercela una "solita vita", affezionarsi o rassegnarsi all'idea che le cose stanno in un certo modo e così rimarranno.
Conosco la faccenda della solita vita, ma è una pratica sconsigliabile perché nulla è indistruttibile.
Ho visto persone stravolte, sedute sopra mucchi di macerie, circondate da imbecilli che dicevano: "che fortuna che sei vivo".
Fortuna un accidenti.
Se la sfiga ti vuole colpire è meglio essere un bersaglio mobile, almeno non può prendere la mira.
Mi ha domandato come sarebbe l'uomo dei miei sogni e non ho avuto nulla da rispondere, ho fatto scena muta, non avevo studiato.
Naturalmente ho cominciato a pensarci e non trovavo proprio niente in termini positivi, so soltanto una montagna di cose che non posso sopportare degli uomini, so perfettamente come sarebbe l'uomo dei miei incubi... ma quello dei sogni non ce l'ho.
Ho spremuto le meningi cercando piacevoli caratteristiche per costruirmi un mito, ma la cosa davvero gradevole era proprio quel sognare.
Non voglio avere un uomo dei sogni, voglio uno che sappia far sognare, una specie di spacciatore di domande sceme che mi accendano le luci di Natale nel cervello.
Ritorno alla mia incrollabile vita di pensieri inutilizzabili.

2 commenti:
Condivido il tuo pensiero in tutto!
L'uomo ideale... l'uomo dei sogni.... quello che sa rendermi la vita meno pesante anche psicologicamente, che sa farmi sognare e ridere. Che ha la capacità di darmi aiuto e sia in grado di chiederlo senza vergognarsi.....
Superman??????????????????????????????
Soprattutto ridere :)))
Un abbraccio Patricia!
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