forse

giovedì 15 maggio 2014

Iperspazio

PH. IURI BERT
Finalmente ho capito: l'Italia è un paese con realtà parallele e Facebook ha complicato le cose.
Purtroppo tra la realtà ed i social esiste l'iperspazio, quel luogo inesplorato dove si parcheggiano le comunicazioni che hanno senso ed i neutrini si connettono al tuo posto, magari mentre dormi o fai la doccia, quello che si ricorda che siti hai visitato e continua a consigliarti di acquistare uno scaldabagno per tutta la vita.
I vegani delirano in santa pace tra grillini e falsi radical chic pronti a cancellare dalle amicizie gli estremisti perché hanno un torcicollo esistenziale e non sanno decidere il loro lato migliore.
Si combatte per il pane-possibilmente-senza-glutine, per l'inquinamento e per quanto farà schifo la tv di Stato... si combatte... è un poco esagerato: si sparla e si depreca, nessuno alzerà un dito (dalla tastiera) ma invocare la rivoluzione fa veramente fico.
Considerato il contesto, io mi accontenterei di chiedere l'adsl gratis per tutti, almeno tutti quelli che hanno ampiamente dimostrato che lo Stato risparmia ore ed ore di psicoterapia mentre esternano malumori in quel piccolo ed invitante riquadro che dice: "a cosa stai pensando?"
Ogni volta penso qualcosa di estremamente imbarazzante e la scrivo proprio lì, nell'iperspazio.

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