forse

venerdì 22 novembre 2013

Non si fa così?

Ogni mattina guardo un orologio che ho sistemato abbastanza lontano, ma non troppo. Senza gli occhiali non distinguo le lancette e neanche i numeri, ma quelli li indovinerei.
Ogni mattina cerco di imbrogliare, fingo di vedere che ore sono, poi mi metto gli occhiali: non indovino mai e tutti i giorni ci rimango male. Non lo so se è solo perché non indovino e se proprio nutro la pretesa che la mia vista migliori.
Tutti i giorni con gli occhiali sul naso apro una casella di posta arrugginita e quella mail che cerco non la vedo nemmeno con le lenti, non c'è mai, anche se li distinguo bene i suoi occhi che mi osservano.
Tutti i giorni penso che non ha coraggio e quindi tanto meglio se non scrive.
Sono alcuni dei rituali per sfumarmi la vita tra il sogno e la realtà, perché se non fosse vero che proprio tutto è possibile la pianterei di svegliarmi sempre senza senso.
Difficile va bene, ci sono abituata, ma impossibile no, quello non lo sopporto.
... e così, tutti i giorni aspetto che il dolore sia forte prima di mangiarmi un antidolorifico, anche se il dottore dice che non si fa così.





2 commenti:

Patricia Moll ha detto...

Proprio tutto è possibile..... non completamente. Ci sono cose semi impossibili a meno di non forzare la propria natura. Di fare cose o pensare a cose che sono proprio al nostro opposto. E chi ci riesce, Adriana? Io, no! Sinceramente!

Adriana ha detto...

altroché, ma l'impossibile che scegliamo noi stessi è comunque una scelta. Non mi aspetto che qualcuno si snaturi, nemmeno lo vorrei.
Sogno cose belle, improbabili, ma belle.

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