forse

martedì 13 novembre 2012

Punti di vista

Finite le stagioni dei pollini, inizia quella delle piume d'oca, degli orli di coniglio, colli di pelo strano e pellicce: entrare in un negozio di abbigliamento è come andare all'inferno, un luogo affollato mi fa l'effetto di una pista di polline... così me ne vado in giro con la mascherina.
Forse non morirò per un attacco allergico, ma un giorno o l'altro qualche guardia giurata mi sparerà, le persone mi stanno a una distanza di sicurezza meravigliosa e allontanano da me i bambini come se fossi un'appestata: indossare una mascherina è come avere il simbolo "pericolo materiale radioattivo" sulla fronte.
Pensavo di farmi degli orecchini con due siringhe di eparina e tenermi gli occhi aperti con due bei cerotti, mettere come suoneria del cellulare una tosse da orco e appendermi una bella flebo al collo con il tubicino che sparisce in una manica... altro che cinturone di esplosivo!
Farò le mascherine con la scritta: "vi odio".
Ma il resto dell'umanità poliallergica dov'è?
Un bel negozio di abbigliamento per persone allergiche dove non viene spruzzato deodorante pessimo e senza impianto d'aria con filtri mai puliti dal '44? No?
Perché hanno vietato il fumo di sigaretta e non i profumi? Tassano la Nutella, le bibite e non l'aglio?

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