forse

sabato 5 novembre 2016

Max il calzino destro

immagine dal web
Piove da manuale del mese di novembre, piove forte da far rumore senza nemmeno i fulmini, piove a secchiate in modo sorprendente quanto una giornata di sole a luglio: piove fortissimo il cinque di novembre.
Piove incessante come il pianto che usano certe donne per estorcere consensi, perdono e ragioni che non hanno o come le lacrime di un amore in frantumi, piove disperazione vera e falsa.
Scende dallo stesso cielo che si tingeva di tramonti mozzafiato e bianche nubi di ovatta, lo stesso cielo degli arcobaleni e delle stelle luminose s'è fatto grigio ghisa e  bagna tutto.
Capisco questo cielo, anch'io faccio così quando cerco di compiacere e far felici gli altri reprimendo le nubi nella gola, quando scherzo come un pagliaccio per non insultare qualcuno e quando dormo per non pensare a niente, ma prima o poi sarò pioggia.
Questa notte ho sognato il più inutile dei miei ex, un tale di cui ricordo poco e quasi niente perché di niente era composta quella relazione. 
Eppure ho sprecato un sogno per questo tale con la fissazione di acquistare calzini ed una madre ingombrante che lo trovava bellissimo e glielo resi perché di certo io l'avrei sciupato prima o poi: "riprenditi il tuo bellissimo figlio con i suoi mille calzini."
Non ne seppi più nulla, ma stamattina l'ho cercato su Google: ha un profilo Facebook con la foto di quando era un ragazzino ed il nome storpiato all'americana e...toh! s'è anche messo in politica, ma non ha avuto l'ironia di fondare il partito dei calzini, s'è buttato a destra, di certo un giorno i calzini sinistri si ribelleranno.




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