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martedì 28 marzo 2017

Quello che non si vende

Ora che si è scoperto che il "branco" di assassini non erano albanesi, ma italiani, sui social i discorsi sono passati dalla xenofobia galoppante al perbenismo filosofico con sciocche domande quali: "ma che razza di mondo lasciamo ai nostri figli?"
La domanda è sbagliata.
Posto che altrettanti branchi di giovani italianoidi hanno ridotto in fin di vita anche un nigeriano a Rimini la scorsa settimana, stuprano coetanee nei bagni della scuola e a volte uccidono i genitori senza troppi perché... magari c'è da chiedersi quali figli si stanno tirando su in questo mondo.
L'arte del genitore moderno consiste nell'addossare le responsabilità a internet, alla televisione, alla scuola e le solite cattive compagnie... da perfetti vigliacchi utilizzano i pochi neuroni disponibili per mantenere linda l'inesistente coscienza.
Non vorrei essere fraintesa, sono assolutamente contraria a qualunque genere di violenza fisica, ma durante il percorso educativo - certe volte - andrebbero puniti per insegnare loro ad assumersi qualche responsabilità senza aspettare che sia qualche magistrato ad occuparsene.
Un figlio che non ambisce all'affetto e la stima dei propri genitori è un fallimento, sono cose che non si comprano da Mediaworld.

1 commento:

Patricia Moll ha detto...

I soliti due pesi e due misure... all'italiana.
Se i colpevoli sono stranieri, dagli al negher (direbbe quel leghista famoso di cui al momento non ricordo il nome).
Se sono italiani la colpa non è della famiglia ma di tutto il resto e comunque, in fondo in fondo, ma molto in fondo, restano dei bravi ragazzi che hanno sbagliato un pochino..
Che schifo!.

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