forse

domenica 20 novembre 2016

Quello che non vorreste

Non mi fido dei sondaggi, le previsioni ed i vari pareri degli esperti: sono anni che vedo accadere quello che nessuno si aspettava e governata da gente che tutti negano di avere mai votato: MENTONO.
Si avvicina il 4 dicembre ed io l'ho sempre detto che il no è un tipo di risposta che normalmente va circostanziato; se dici sì... silenzio, se dici no, allora "e perché no?".
Dubito che promettere sesso orale, 80 Euro e milioni di posti di lavoro possano essere argomentazioni convincenti perché i voti di scambio sono una porcheria che andrebbe vietata, però sarebbe giusto che ciascuno si esprimesse con cognizione di causa, questo sì: accendere i cervelli.
I vari spot sul referendum non spiegano un bel niente: leggete attentamente cosa e come vorrebbero riformare perché "abbassare i costi della politica" è un dannato slogan.
Se la lettura in questione vi risultasse indigesta potreste utilizzare il buon senso, quella cosa che vi trattiene dal prestare denaro a persone che non vi hanno mai restituito neanche un libro; in questo caso basta osservare i risultati già ottenuti dalle varie riforme: jobs act, buona scuola, e via dicendo per nutrire il sospetto lecito che una maldestra riforma della Costituzione sarebbe una catastrofe.
I danni procurati dalle riforme precedenti sono costantemente oggetto di ricorsi proprio davanti alla Corte Costituzionale: suggerisce qualcosa? ... è come dire "ve lo facciamo piacere per forza".
Adesso siamo al punto: per forza non è democrazia.
Aggiungo che la signorina Boschi sta ad un costituzionalista come una camomilla a un anestetico: vi fareste operare di appendicite dopo aver bevuto solo una bella camomilla? 
Sembrerò insistente, ma vi ricordo il dettaglio non trascurabile del quorum: questa volta niente astensionismo perché secondo la legge di Murphy va sempre a favore di quello che non vorreste.

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