forse

giovedì 13 ottobre 2016

Chiedimi lo zucchero

Tra me e me si svolgono dei dialoghi atroci, spesso sono talmente opposte le opinioni da non sapere quale sarei io: sono quella che vorrebbe accendere il riscaldamento, oppure quella che "mettiamoci un maglione"?
Quella che mangerebbe la pasta a cena o quella che "ordiniamo al cinese"?
Non mi do mai ragione, qualcuna prende il sopravvento sulle altre che si mettono a produrre ansia, sensi di colpa e paranoie varie.
Ieri - per esempio, la mia vicina mi ha chiesto delle pillole dicendomi: "che poi vado dal dottore e te le rendo", ma era un modo furbo per spostare la mia attenzione sul fatto che si tratta di pillole che nessun farmacista venderebbe senza la ricetta... a me una di meno non cambiava la vita.
Però non sono medico e nemmeno farmacista, sui manuali c'è scritto che i vicini domandano tazzine di zucchero, santo cielo! 
Questa si allarga e chiede sigarette, fax, password dell'adsl e chi più ne ha... ma i farmaci, anche no!
Così - mentendo, le ho detto di non averne, lei ha insistito arrivando anche a domandarmi: "e come fai?" le ho risposto: "uso l'aspirina, ne vuoi?"
Certo la password l'avevo già cambiata, durante un altro attacco le avevo detto di avere smesso di fumare... devo mentirle di continuo perché non mi domanda mai una dannata tazza di zucchero?
Il mondo non è affatto come dicono.

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