forse

giovedì 1 settembre 2016

La ministra con il bene comune

Io voglio proprio dirglielo alla ministra che dopo aver inventato la cavolata del "giorno della fertilità" ci stavano meglio delle scuse e non un rilancio a darci degli imbecilli perché NOI non avremmo compreso lo spirito dell'iniziativa.
Noi siamo in tanti e lei è una (grazie al cielo), così è lapalissiano che quella che non ha capito qualcosa è solo lei.
Anche chiamarlo "fertility day" sa di ca@ta come il "jobs act"... ma il cervello day, no?
L'ho sempre detto che nessuno riesce ad insultare una donna quanto un'altra donna: ma come si permette?!
A questo punto criticarla è un po' come sparare sulla Croce Rossa: ha insultato tutte le donne, quelle che i figli non li possono avere, quelle che li vorrebbero, ma non saprebbero come mantenerli e quelle a cui non interessa avere figli... già perché le donne sono persone, non un'incubatrice.
La campagna pubblicitaria è orribile, ma "la fertilità è un bene comune" a mio parere avrebbe anche dei risvolti penali: qualche uomo con il suo stesso quoziente intellettivo potrebbe sentirsi autorizzato ad andarsene ad inseminare le donne anche senza consenso.
A questo punto la inviterei a sistemarsi in piazza ad offrire il suo "bene comune" a tutti i coraggiosi inseminatori volontari, un po' di coerenza sarebbe interessante.
Sogno una campagna popolare che fa: "preservativi gratis per la mamma degli imbecilli"... sì quella che notoriamente è sempre incinta anche senza essere spronata dal governo.



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