forse

lunedì 18 luglio 2016

Insofferenza

Anche oggi sono ritornata alla spiaggia-ricovero, probabilmente sono una persona diversa a seconda dei giorni della settimana o che ne so: non le potevo proprio sopportare.
È stato come quando guidi in mezzo al traffico e devi prendere atto che la patente la danno proprio a tutti: ascoltavo le cellulitiche galline passarsi le informazioni lette su Facebook (tutte bufale) e sviluppare teorie e pettegolezzi aggrovigliati e conditi con un malsano opinionismo democristiano... è stato orribile.
Al lunedì rimangono chiusi i negozi, sarà forse questa la ragione di tanto affollamento? Ma tutte quelle atroci donnine che hanno invaso la mia spiaggia erano le addette alla vendita oppure le compratrici compulsive rimaste a bocca asciutta?
Quando la tizia con il pareo a frange fluorescenti voleva stendere il telo sui miei zoccoli ho rischiato la rissa: le ho detto di no, non intendevo spostarli e tenerli sotto la branda perché non gradivo una vicinanza troppo stretta con una sconosciuta: mi ha dato della stronza, ma l'ho incassato come un complimento.
A un certo punto rimanevo lì per dispetto, dalla mia branda difendevo un'illusione... ma la mia vicina si è arresa, ha ripiegato la sdraio e se n'è andata.
... poi sono arrivate le nonne calabresi.
Con cinque maleducatissimi nipoti al seguito, hanno tappezzato di teli e asciugamani ogni centimetro quadrato disponibile, si sono sedute e subito estratto contenitori di melone a fette, pacchi di merendine, litri di succo di frutta, panini con la cotoletta gridando ai pargoli di mangiare perché in quelle dannate borse-frigo senza fondo avevano portato pure il pranzo!
Eh niente, domani me ne ritorno un po' al lavoro.



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