forse

domenica 17 luglio 2016

Fermateli

Roberto Scapolo
Toh, un'altra donna ammazzata dal marito: a martellate in testa, a Varese.
Roberto Scapolo, stanco dei rimproveri della consorte, invece di provare ad essere meno imbranato o più semplicemente divorziare l'ha ammazzata a martellate e dopo l'ha anche strangolata per essere certo che fosse proprio morta.
Infine è andato a costituirsi spontaneamente, così ha già intrapreso la sua linea di difesa per cui quest'omicidio non sarà punito come dovrebbe: ha fatto quello che poteva perché non sa guidare i camion.
"Dietro a un grande uomo c'è sempre una gran donna" e dietro a ogni imbecille c'è una donna che non ne poteva più. Compreso Mohamed Lahounaiej Bouhlel che non potendo più pestare la moglie ha fatto una strage degli innocenti e adesso passerà alla storia quale terrorista islamico e non da povero imbecille frustrato quale era.
Si poteva prevenire quella strage e tanti omicidi dando la giusta considerazione alle violenze domestiche, chi è violento con le donne è un frustrato capace di ogni nefandezza.
Non servono a nessuno i pareri postumi degli psichiatri/ciarlatani che usano l'etichetta "depressione" in modo scellerato per avallare violenze inaccettabili.
Una menzione anche anche per Giovanni Baiada di Palermo: ha ammazzato la moglie di botte perché la pasta era scotta... e dopo è andato al bar.
Gli uomini a modo prendano posizione!


1 commento:

Franco Wendler ha detto...

Sai bene che se vedessi un uomo pestare una donna, interverrei e con violenza. Almeno ci proverei... checcavolo.

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