forse

venerdì 11 marzo 2016

Riciclando

Non immaginavo proprio di riuscirci. 
Un giorno l'ho vista passando in automobile davanti alla discarica comunale dove alcuni uomini di varie nazionalità commerciano timidamente quello che noi buttiamo.
Era in cattive condizioni, ma non pessime e chi se n'è sbarazzato non capisce niente di vere antichità... io sì.
Ho sempre mia figlia in mente (io la penso proprio di continuo) ed ho pensato a quella sua enorme casa d'epoca, quindi l'ho guardata neanche fosse un bel ragazzo.
Un simpatico indiano per soli dieci Euro me l'ha pure caricata in macchina, il mio angelo custode me l'ha portata in casa con mille raccomandazioni e molte perplessità.
Non ricordo per quanti giorni l'ho studiata e tutti quelli che passavano di qua mi confermavano "ma che meraviglia che potrebbe essere!" oppure "ma chi sarà lo scemo che l'ha buttata via?" però mi hanno anche chiesto: "ma tu ne sei capace?"
Che ne sapevo, ma prima di arrendermi e chiamare un tappezziere ci dovevo provare: ce l'ho fatta!
Immaginerete quanto sia piena di orgoglio per questo capolavoro nato per caso e per sfida, mia figlia è stata veramente felice.
Dicono che il successo da alla testa: in effetti ho cominciato a fissare le sedie del soggiorno con lo sguardo assassino.



5 commenti:

Unknown ha detto...

Ed ora è la poltrona del tempo ritrovato! Eccellente lavoro!

Franco Wendler ha detto...

Caaaavoli! Brava davvero e complimenti ad Alia Nemi per la definizione: La Poltrona del Tempo Ritrovato.

Patricia Moll ha detto...

Non so come era prima ma ora è una meraviglia! Complimenti!

l'alternativa ha detto...

Complimenti sei stata bravissimissima!!!!!!!!!!!!!!!!!
Emi

Adriana ha detto...

Grazie a tutti :D

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