forse

mercoledì 25 novembre 2015

Prevenzione

Ogni storia può essere raccontata in molti modi, quella disseminata di cadaveri di donne uccise dal proprio compagno o ex, la maggior parte delle volte viene raccontata per umiliare, spaventare e infine rimediare leggi inutili e sessiste.
Questa giornata mondiale comincia a far parte della vergognosa collezione di pallottole spuntate di una cultura sbagliata che di fatto è inesistente.
Certe volte mi immagino come una specie di Salvini in gonnella che consiglia di farsi giustizia da sé, ma la giustizia è sempre stata una forma di vendetta più o meno legalizzata e in Italia abbiamo l'unica certezza di mangiarla fredda, molto fredda, dopo quintali di bocconi amari.
Abolirei la pratica del perdono e tutte le cazzate tipo "ultima volta", "chiarimenti & spiegazioni"... niente: quello che sbaglia si lascia punto e basta.
Sono certa che il punto di rottura si trova molto prima della violenza fisica, c'è chi riesce a renderti la vita un inferno senza mai alzare le mani; la mancanza di rispetto è anche un sistematico far tardi, cosa da poco?... ma per quale ragione rimanere ad aspettare il peggio?
La mancanza di rispetto è come un cancro, necessita di terapie risolutive, altrimenti uccide.
Gli uomini maschi, anche quando mentalmente poco dotati, hanno sempre un certo orgoglio e una grande opinione di sé, mentre gli uomini femmina pensano che la dolcezza sia una forma di idiozia farcita dall'impropria parola "amore".
Non ho un gran numero di certezze, ma se non fa felice non è amore, poi dica pure quello che gli pare.
Se vuoi essere sicura che non lo farà più, smetti di frequentarlo, l'unico modo di cambiare un uomo è di riportarlo indietro e prendersene un altro.

2 commenti:

Patricia Moll ha detto...

Hai ragione!
Non perdonare. Chi è abituato ad alzare le mani, a mancare di rispetto non si mette in riga... non imparerà mai a non farlo.

Adriana ha detto...

anzi, di solito si allargano pensando che se tolleri "A" allora perché non anche "B" e "C"
Ciao Patricia ;-)

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