forse

martedì 13 ottobre 2015

Sanità malata

In uno degli ambulatori che frequento c'è un'infermiera rumena, una donna graziosa ed efficiente, purtroppo l'hanno messa a rispondere al telefono e gestire gli appuntamenti... un disastro!
Conosco moltissimi italiani che non capiscono bene l'italiano, figuriamoci una rumena che prende i "modi di dire" alla lettera.
Dopo dieci giorni di attesa per una telefonata che doveva arrivare dopo un paio d'ore, ho tentato di capire cosa fosse accaduto e certo non avevo scordato di aver già parlato proprio con lei, è inconfondibile:
 - "No! Io no sbagliato, io faccio giusto, io detto dottore... forse lui dimenticato o non capito..."
 - "Sta dicendo che il dottore non legge i suoi appunti?"
 - "Noo! Lui forse telefonato e tu signora non sentito telefono..."
... allora la cretina sono io...
Costei alterandosi ha preferito dire che il medico  o io, meglio entrambi, siamo degli imbranati pur di non ammettere di avere pasticciato con le cose che le vengono dette perché ha degli oggettivi problemi e soprattutto le fanno fare un lavoro che non è il suo.
La conosco da un po', è un'infermiera e il suo lavoro l'ha sempre fatto bene, ma le nostre strutture sfruttano il personale in modo inappropriato, perché se dalle 9 alle 11 non hai da mettere flebo e distribuire pillole nessuno dovrebbe sbatterti a fare il lavoro di un amministrativo.
Alla fine se protesto io mi daranno della razzista e lei non si ribella perché non capisce bene l'italiano, ma ancora meno lo sfruttamento dilagante in atto.
Quindi protesto io, prima di ritrovarmi con un impiegato in sala operatoria.




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