forse

mercoledì 23 settembre 2015

Mediocri traditori

Si vede che la verità non sfida il principio di Archimede e soprattutto essa è fondamentalmente liquida, con 'ste spinte dal basso verso l'alto qui galleggia di tutto.
Non ci tenevo a sapere il come mai una leggenda narrava che tra me ed un tale esisterebbe un odio da romanzo russo: costui - come molti, gode di tutta la mia bonaria indifferenza, quel tipo di indifferenza neutra come il sapone di Marsiglia.
Mi sono dovuta fermare a riflettere sull'odio e i suoi derivati e naturalmente sul come mai dovrei avere questa fantomatica acredine verso una persona di cui possiedo solo ricordi vaghi e inconsistenti... santo cielo, io scrivo gialli!
Anche applicando la fatidica domanda "chi ci guadagna e cosa" ho avuto delle difficoltà a risalire alla cara persona che dice una cosa a me e un'altra a tutti gli altri, scoprire con sgomento che il buon amico ti copre le spalle, certo... di lame avvelenate!
Come un film proiettato al contrario si rivedono mille piccole cose "strane", perché quando ci si fida di una persona il sospetto è fuori discussione e in fondo il maggiordomo non va più di moda come la fedeltà e la monogamia.
Non ho nemmeno il diritto di essere sbalordita da quando il numero delle mie primavere è superiore a quello delle scarpe, la colpa è tutta mia: avrei dovuto capirlo.
In confidenza vi dirò che quelli pericolosi non sono mai i cattivi dichiarati, guardatevi le spalle dai mediocri.

1 commento:

Patricia Moll ha detto...

Sì, hai ragione.
Aggiungerei anche da certi amici. O presunti tali.
Gelosia? CCAttiveria? Ignoranza? Di tutto un po' forse.
Quanta pazienza Adriana! E quante cose dobbiamo ancora imparare anche se, come dici tu, le primavere (e gli autunni) superano il numero delle scarpe.
Ciao!

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