forse

giovedì 27 agosto 2015

Solitudine evoluta

Ho tanti di quegli affari miei a cui badare da arrivare a privarmi di notizie, limito quest'attività al minimo indispensabile per lavoro: in fondo il punto da cui le cose potevano solamente peggiorare l'abbiamo superato già da un pezzo.
Non ho voglia di scrivere altri post sulle ultime agghiaccianti non-novità, se riciclano leggi fasciste, l'unica notizia decente non si viene a sapere certamente dalla stampa di regime, ma dal baccano in piazza: la rivoluzione!
Fino ad allora mi guardo attorno un po' più vicino, guardo l'umanità e ne traggo alcune sconfortanti conclusioni.
Tanto per cominciare non tutti gli essere viventi sono degli originali. 
Quelli veri con tanto di carattere e coscienza sono pochi: il mondo è popolato da cloni, brutte copie e seguaci di qualcosa o di qualcuno, gente che a parlarci per un po' ti pare di battere la testa contro un muro o ti viene voglia di chieder loro di conferire con la persona-vera, quella che stanno scimmiottando proprio male.
La specie non si è evoluta come ci piace credere, scimmie scimmiottano e seguaci seguono ciecamente felici di rinunciare al proprio libero arbitrio... quella cosa per cui io morirei, confidando in un dio inventato quanto babbo natale o la monogamia... hanno i "sani principi" probabilmente importati dall'America o dalla Germania.
Capisco bene ch'è dura non avere un dio, una religione o una filosofia, un leader o anche un amico in gamba da emulare... è difficile tentare di essere sé stessi e vivere le cose invece di applicare le soluzioni confezionate da "qualcuno più figo" e certe volte mi viene proprio il sospetto che in molti proprio non siano in grado di essere veramente vivi...
Il mondo è pieno zeppo di gente, ma gli uomini (esseri umani) in verità son proprio quattro gatti e sogno un leader un po' burlone che nel disporre regole e direttive imponga un bel silenzio a quello scempio che spesso alza la voce sventolando una "ragione" inesistente, che tacciano gli idioti ed i fasulli... che si trovassero un dio che dice di tacere visto che a pensare ci hanno già rinunciato.
La solitudine è un essere vivi in mezzo ai morti che hanno pure ragione.

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