forse

sabato 6 giugno 2015

Mafiosi di concetto

ph. Franco Wendler
Questa mattina ascoltavo la tv, quindi so quello che ho sentito, ma non saprei dire da chi: erano noiosi perché nessuno sembrava troppo disposto a dire le cose in modo chiaro, quanto ad insinuare, pratica che detesto.
Penso che l'insinuare dovrebbe essere considerato un reato peggio della diffamazione perché è più subdolo... e anche l'essere subdoli sembra più adatto per qualche brutta malattia che per un essere degno.
Questo maestro dell'hai-capito-male, riferendosi alle scandalose ruberie della politica, con un abile giro di parole ha scaricato pure questa responsabilità sul "popolo", noi, gente comune! E certo, è colpa nostra perché quelli farebbero solo quello che noi ci aspettiamo, insomma ci accontentano.
...e io mi sono arrabbiata perché non è che se non gli si va a sparare nelle gambe significa che ci sta bene, no.
Noi sopportiamo, tolleriamo e la nostra resistenza consiste proprio nel non diventare peggio di loro, rimanere democratici e non violenti è difficile, ogni giorno un po' di più.
Volevo dirlo chiaro, senza insinuare, che non me ne faccio niente delle ipocrite commemorazioni per le vittime della mafia quando sono i mafiosi a organizzarle... e per quanto mi riguarda, anche i giornalisti che "insinuano" invece di darci conto delle cose vere sono mafiosi, mafiosi di concetto.

1 commento:

Patricia Moll ha detto...

E chissà perchè ti do pienamente ragione!
Ad essere incavolata contro certe battute che potrebbero benissimo evitare e incavolata contro certe situazioni anomale che però da noi ormai sono normalità.
Buon weekend

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