forse

martedì 10 marzo 2015

Ipocriti

Tutto è cominciato per colpa di qualche giornalista dislessico o in malafede che ha definito "esperimenti hot all'asilo" un progetto pilota di grande civiltà chiamato invece "il gioco del rispetto"... c'è un abisso vero?
Però come titolo pare proprio uno scoop: sono impazziti tutti.
Qui c'è il TESTO perché non intendo interpretarlo al posto vostro.
Trieste è uno dei comuni dove avverrà questa sperimentazione. 
Siamo sempre andati fieri della nostra mentalità cosmopolita, siamo una città di mare e di confine e nel dialetto si usano decine di termini in diverse lingue straniere: siamo una cultura multietnica da prima che questa parola fosse inflazionata e politicizzata.
Invece dalle pagine dei social abbiamo scoperto il medio evo a Trieste.
Senza documentarsi in tanti si sono prodigati a condannare la buona iniziativa, anche quelli che trovano formativo far mangiare il bimbo ed il cane dallo stesso piatto (batteri che fanno gli anticorpi) e utilizzare lo schiaffo educativo (padre/padrone).
Allora mi limito semplicemente a menzionare Pier Paolo Pasolini, dal libro "Bestemmie"

4 commenti:

Patricia Moll ha detto...

Non so se ti legge, Adriana, quindi passo il tuo link a Sinforosa Castoro, maestra della scuola primaria.
Sentiamo lei cosa ne dice.
In un suo vecchio post aveva già parlato di qualcosa del genere. Non ricordo bene come ma aveva spiegato ai bambini che non si chiama pisello ma pene.

SEmpre meglio di quella mamma che ho conosciuto tanti anni fa che diceva al suo bimbo che quello si chiavmava "il bonbon delle signorine".
Non so se devo anche spiegare il perchè..... :)

Noi non abbiamo bisogno dell'isis,,,, al medioevo ci torniamo da soli!

Adriana ha detto...

Grazie Patricia, sì, credo che il progetto sia proprio quello ed è iniziato nel 2011.
Buon pomeriggio :)

sinforosa c ha detto...

Carissime tutte e due ho letto, dunque, nel 2012 sono uscite le "Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione" che ha impegnato parecchio noi docenti al fine di indicare traguardi curricolari che partono appunto dalla scuola dell'infanzia fino alla fine delle medie.
Il documento, che vi invito a leggere, se ne avete voglia, a ogni modo lo metterò pezzo dopo pezzo sul mio blog, la parte riguardante la scuola dell'infanzia, è ovvio, è un buon documento, corposo e di spessore.
Al di là del documento, quello che mi colpisce è la superficialità con cui a volte vengono trattati certi argomenti.
Nella scuola ci si prefigge il rispetto verso tutti e ciascuno, ma sono già i bambini stessi che percepiscono il compagno in difficoltà, piuttosto che quello "diverso" per cultura, salute ecc. e sono loro i primi ad adottare un atteggiamento diverso; hanno un sesto senso nel percepire la debolezza, lo svantaggio e sono loro maestri per noi.
Per quanto riguarda dare il nome giusto alle cose ci si domanda per qual motivo devo dire ai bambini che il naso si chiama naso e le orecchie orecchie e non pene al pene e vagina alla vagina; è assolutamente sciocco. I bambini imparano a chiamare le cose col proprio nome, così, semplicemente.
Vi rimando al mio blog
Ciao ciao
sinforosa

Adriana ha detto...

Grazie

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