forse

mercoledì 10 settembre 2014

I baci non dati

Gustav KLIMT - Giuditta
Sono disorientata... ma allora di che colore sono queste toghe?

Non si dovrebbe stare in ufficio quando si ha tutta questa voglia di dormire: penso strano, penso cose strane e - soprattutto, stando in ufficio non le posso fare.

Esercita i suoi "pari diritti" usando un linguaggio  volgare e quel parlare strafottente pensato per pungere e graffiare, a voce troppo alta e con il tono denigratorio di chi si sente l'unico dritto circondato da idioti.
è insopportabile, per l'8 marzo giuro che le regalo un rossetto.

Troppo sciocca per scegliere se vivere o capire.

Non rinuncia a due catene d'oro al collo, di quelle "a peso" i gioielli sono tutta un'altra cosa e poi... parla. Parla di continuo a voce alta con chiunque, penso che nessuno l'ascolta più, ma io sono l'ultima arrivata e lei fa: "Io... io... io..."

Io guardo il cielo grigio fuori dalla finestra e decido di volare via lo stesso, tanto non porto gli occhiali quando volo e non si bagneranno.

Tutti quei fori sono i baci non dati, si vede benissimo.

3 commenti:

dario ha detto...

Quali fori? I piercing, intendi?

Io mi sento molto dalla parte delle donne, nella questione della disuguaglianza nel mondo del lavoro.
Quello che pero' mi da' molto fastidio non e' tanto il fatto che ai vertici ci siano uomini alla fine di una scalata che per una donna e' molto piu' verticale. Quello che mi da' fastidio e' che per arrivare la' ci vuole arroganza, competitivita', faccia di merda, cattiveria, aggressivita'... insomma tutte "qualita'" che, direi piu' che altro geneticamente, appartengono ai maschi. Tra l'altro sono tutti aspetti della personalita' di una persona che a me disgustano. Mi sento molto "donna" in questo. E infatti non ho mai fatto carriera ne' mai la faro'.
E il punto e' che la', anche se poco probabile, puo' arrivare anche una donna. Solo che per farlo deve vestirsi di tutte quelle "qualita'" che io odio tanto. Quindi preferisco di gran lunga una donna (o un uomo) che stia qui giu' al mio livello piuttosto che una (o uno) che faccia carriera. La vera differenza e' tra i bastardi che arrivano lassu' (quasi tutti ingiustamente maschi) e noi meschini quaggiu' (piu' o meno distribuiti uniformemente per genere).

Adriana ha detto...

Ciao Dario :)
i fori non sono piercing, sono cose indefinibili che pure mancano ad alcune persone.
Non è un problema di "genere": Questa qui fa la femminista di sinistra per dare un senso alle sue frustrazioni, altri fanno il vigile urbano o vanno in polizia... posto che esistono persone assolutamente per bene che fanno quei mestieri.
Nemmeno io ho mai fatto carriera e cerco di stare alla larga dai luoghi divisi in "livelli" perché alto o basso che sia è sempre uno scompartimento e mi fa orrore.

dario ha detto...

Eh, si', forse sono andato un po' fuori tema. E' un po' la mia caratteristica, di andare fuori tema. Però non e' colpa mia. Sono i temi che non riescono a stare dentro di me :-).
Anche a me non piacciono i compartimenti. Tanto meno i posti dove bisogna stare appesi ad un organigramma gerarchico. Tuttavia il mio posto di lavoro (come tutti i posti di lavoro di cui ho esperienza) sono fatti proprio così.
E a dirti la verita' non ho nemmeno alcuna ambizione a scalare i rami della gerarchia – sarà che soffro di vertigini – sarà che sono un po' sovrappeso e finirei per spezzare i rami e rovinare al suolo.
L'unica cosa, in effetti, che mi attrae dei piani più alti della gerarchia e' lo stipendio che più o meno immeritatamente percepiscono coloro che occupano quelle caselle dell'organigramma. Che le hanno conquistate e le difendono con le unghie grazie a quell'aggressivita' e quella competitivita' che trovo antietica, immorale e mal sopporto. Che poi, a me piace fare il mio lavoro al meglio che posso (che, essendo bravo, non e' affatto poco). Se dovessi essere io a occupare quei posti non mi andrebbe bene per due fondamentali ragioni: Primo non farei più il mio lavoro nel quale sono tanto bravo, mentre dovrei farne un altro (dirigere le persone) per il quale non mi sento portato. Secondo quei posti non si occupano per le qualita' richieste da quel tipo di lavoro, ma per l'abilita' nel saperlo conquistare e difendere. Insomma, il rapace che sopravvive e' quello che ha gli artigli più lunghi, non quello più intelligente. E per quanto mi ritenga intelligente, devo proprio ammettere di non avere artigli adeguati.

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