forse

lunedì 14 aprile 2014

Età del glucosio

Mi piacerebbe dichiararmi confusa, invece ho una certezza quasi matematica: non ci ho capito niente, quindi: sono confusa.
Propongo di convertire il modo di dire "sonno della Madonna" con "sonno dell'Adriana", non soffro d'insonnia, soffro di non aver avuto tempo di dormire, di rimanere sveglia e lontana dal mio mondo onirico dove non è necessario capire niente. Nei sogni è tutto così punto e basta.
Alla mia veneranda età mi son ritrovata coinvolta in conversazioni che nemmeno da adolescente; parlavo di cose sceme come si trattasse di questioni vitali, dove la vita traballante era la mia.
Faccio la dura e forse un po' lo sono, ma possediamo parti che non crescono, nell'ammucchiare anni si diventa un gruppo di persone che si spartiscono un corpo... nel mio caso pure un po' acciaccato.
La bambina guarda i cartoni animati, la donna cerca pazientemente l'equilibrio e quella pazza adolescente vive ogni cosa all'ultimo respiro.
Non siamo tutte qui, è come se di tanto in tanto una me stessa decidesse di rimanere da qualche parte, continua la sua vita e divento ancora un'altra e un'altra ed altre ancora.
Avere quattordici anni è faticoso, sarà per questo motivo che s'invecchia.
I dolori si conservano intatti dentro ai barattoli di Nutella.

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