forse

lunedì 10 marzo 2014

Vendetta

Oggi un po' di super poteri mi farebbero comodo, suppongo di non essere la sola con l'aggravante del lunedì.
Ho fatto un mare di cose e sono stanca, inorridisco davanti alla montagna di altre cose che penso vorrei fare, ma lo penso e per essere proprio sincera, non le vorrei fare per niente. Vorrei fossero fatte, che si facessero da sole mentre io dormo.
Esagero: vorrei anche riprendermi tutto il tempo speso a sbagliare discorso, sbagliare strada e partorire sentimenti inutili sperimentare emozioni sintetiche, di quelle costruite in laboratorio con l'antidoto pronto.
Non voglio farci niente di speciale con quel tempo, l'avrei dormito e adesso, forse, mi sentirei un poco meno stanca.
O forse no.
Io fermo gli orologi inutilmente, ma è proprio il tempo che vorrei fermare, minuti che dovrebbero durare mille anni, come quando cullavo la mia bambina senza sapere di quanta meraviglia ero una parte.
Mille anni a baciare lievemente le palpebre dell'amore che sogna e un convertitore automatico di rimpianti in sogni, ecco che cosa voglio.
Ancora mille anni a tentare di vedere la felicità mentre la vivo, mi saprò vendicare.

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