forse

martedì 25 marzo 2014

Mangiatevi le carte

Le cose vanno male rispetto alle nostre aspettative, piuttosto che in modo oggettivo e reale.
Non pensano, non sono autodeterminate, sono solo cose.
Vorrei avere la consapevolezza sempre come una tela bianca su cui dipingere quel qualcosa di buono da trovare, anche in questo vento freddo o in questa noia al sapore di attesa.
Scegliere che cosa ricordare e cosa no. Quanti ricordi tengo per i capelli mentre altri ingombranti e noiosi, al mattino, sono certa che riescono a svegliarsi anche prima di me: io voglio scegliere.
Qualche regola, qualcosa su cui contare come il sapore dello zucchero... uno o due cucchiaini nel caffè e sai di certo che sarà dolce e quanto.
La conversazione con la fila di pillole sul tovagliolo pare sempre la stessa, loro non lo sanno, ma io le odio ogni giorno di più e m'inganno pensando di poter scegliere.
...e poi che noia risolvere di continuo problemi inesistenti, vorrei vedergliele mangiare tutte quelle carte: "apri la bocca e mangiati questo modulo, l'ho compilato alla perfezione, proprio come piace a te"... governo anoressico.

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