forse

martedì 25 febbraio 2014

A proposito di apparenze

Il lunedì mi "curo" e sto uno schifo.
D'ora in poi, per definire qualcosa una vera porcheria, dirò che sembra un lunedì.
A volte mi girano le scatole fino alle lacrime, non sono una piagnona, le lacrime sono la mia massima espressione di ira. 
Le citazioni dotte dei nostri parlamentari consistono in strofe di canzonette: mi sento perduta.
Matteo parla degli insegnanti esternando grande stima e rispetto... a parole. Di fatto pensa di togliere loro l'anzianità di servizio: andiamo male.
Non stiamo sereni, siamo preoccupati, non ce ne importava niente del colore dei maglioncini dei suoi bimbi o del tubino "crema" indossato da Agnese. Non ci pare strabiliante la menzione di un brano musicale in voga prima che nascesse o che le donne del suo governo indossano tallieur scuri a significare il "rigore".
Infine mi domando che significa questo parlare del governo in termini mondani, non me ne importa niente del packaging, un governo non è una stupida crema per la faccia.
Il martedì sto abbastanza bene da guardarmi attorno ed arrabbiarmi perché sembra ancora lunedì.


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