forse

sabato 28 dicembre 2013

Meccanica del no

Sono sveglia che sembro un quadro di Picasso perché la vita è piena di insidie e non basta riuscire ad evitare le invasioni esterne: la mia peggior nemica sono io.
Dopo un Natale castigato dalla gastrointestinale della prole, le preoccupazioni e il ritorno di Angelo l'assassino, ieri sera, schivate le catastrofi, ci stava di allargarsi un poco e festeggiare con una bella pizza.
Mi stanca ripetere di continuo "non posso", "sono allergica" e "mi fa male", ti danno della piaga, e dell'esagerata, ti trattano da fissata, paranoica e pure ipocondriaca: ho ceduto.
Le manifestazioni allergiche vanno dallo sfumato al dramma: naso che gocciola, occhi gonfi, bolle sulla pelle, mal di pancia e asma, con due fettine di peperone avrei rimediato anche lo shock anafilattico.
Probabilmente mi si è rotto il tubo che porta i "no" dal cervello alla bocca e più che un medico devo trovare un buon meccanico.


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