Orazio è un giovane dai capelli biondo scuro, un po' lunghi sul collo e mossi, è molto alto, da seduto sarà quanto me in piedi e ha addosso un cappotto marrone di quelli con la mantellina, di lana ruvida, ha odore di vento freddo.
Orazio ha un'ascia affilata fra le mani e sembra non avere altro interesse al mondo, Orazio sa che è molto, molto affilata e questo sembra appagarlo immensamente.
Il suo modo di stare seduto non è tanto quello di uno che riposa, quanto quello di chi sta per alzarsi, con un solo movimento e, andare.
Ogni tanto vado a guardare se Orazio è ancora lì perché so che un giorno lui sarà andato via.
Molto tempo fa, Orazio era un gattino, uno di quei cuccioli che stanno in una mano, ma cosa accade alle immagini dentro la mente e come evolvono i nostri pensieri sono percorsi misteriosi con cui nutrire vana psicologia e timori da uomini.
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