forse

mercoledì 16 gennaio 2013

Ghigliottina

Ho capito la ghigliottina, non il congegno in sé, ma perché fu utilizzata.
Vero che, come metodo, è un tantino esagerato, ma quando certe teste non c'è speranza di cambiarle, da sui nervi, parecchio, quindi l'idea pittoresca di eliminare fisicamente i contenitori di tanta idiozia... beh, è comprensibile.
Una bella chicca sulla democrazia l'ho letta stamattina, su Facebook, scritta da uno che stimavo (passato prossimo del verbo stimare), ha scritto qualcosa come "chi vota per Berlusconi è un co...", dico: va bene, hai tutto il diritto di pensarlo, ma ritengo che quello che vota per Berlusconi ha il diritto di farlo e di pensare la stessa cosa di te.
Non è più una questione di idee politiche, sono tutti fondamentalmente fascisti, vogliono tutti eliminare quelli che un tempo erano semplici oppositori, adesso no, non più: adesso, sono nemici.
La dimostrazione che essere imbecilli è di sinistra, destra, centro, sotto e sopra è davanti ai nostri occhi.
Che ognuno voti liberamente, secondo la sua coscienza ed il suo stomaco, ecco, la democrazia prevederebbe questo.
Altri, un tempo, usarono una sbrigativa ghigliottina...

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