forse

sabato 1 dicembre 2012

Tardi

Nella mia vita precedente ero una persona puntualissima, organizzata e precisa: ero insopportabile, credo.
Adesso è sempre tardi.
Sto prendendo le medicine delle 7 e devo calcolare a che ora quelle delle 10 e spostare tutta la programmazione... dovrei uscire e penso al signor Triglia, qua sotto,  non ho voglia di essere acida: stupidi omini, non sono la più bella, sono soltanto una novità: Trieste è piena di belle donne, muovete il sedere e andatele a cercare nei luoghi dove loro si aspettano di essere corteggiate.
Mi sembra uno dei provoloni di Facebook: non si fa, santo cielo, abbiamo Badoo e Meetic per quelle cose, insomma, non mi puoi fare la bava al corso di francese, non è che se uno vede una minuscola pic può impazzire... oh, adesso capisco i molliconi ai posti di blocco, la foto dei documenti... molti uomini hanno una malattia per cui si innamorano delle facce delle donne in formato patente: questo fenomeno meriterebbe studi approfonditi... Europa, mi leggi?
Mano a mano che mi sveglio, mi affiora una paura, detesto averne, cercherò di ignorarla, anche se per farlo dovrò metterla a fuoco.


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