forse

sabato 8 dicembre 2012

Potrei

Accade molto raramente, ma succede che io assista al dolore di mia figlia, non quello fisico.
Nel bilancio di ogni esistenza, immagino, sia prevista la voce "cuore infranto", quel dolore che è peggio della morte, che sembra non poter finire e contro il quale si è pronti ad ogni cosa... ma passa, si guarisce completamente, è una certezza, ma non lo rende più lieve.
L'ho sentita piangere e mentre lei piangeva io mi trasformavo, non mi faceva più male da nessuna parte, avrei potuto sollevare un peso indefinito, correre a piedi nudi nella neve (sì correre), attraversare le fiamme dell'inferno e... spezzare a mani nude il corpo di un idiota che, è evidente, non contiene vita umana.
Non ho dovuto fare nulla del genere, ma so di essere pronta. 

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