forse

domenica 16 dicembre 2012

La libertà

Anche oggi Rai News:  il giornalista di stamattina è calvo, quindi non spettinato, la giacca è drammaticamente stropicciata e non è un modello Miami Vice, la cravatta sembra un'insegna natalizia, apprezzo come riesce a restare serio indossandola.
Guarderei il Tg5, ma non lo trovo in streaming.
Hanno mostrato Antonio Di Pietro: non mi importa nulla delle sue idee, fa soltanto un po' più ribrezzo degli altri, perché ha usato la magistratura per farsi strada e rubare a man bassa tanto quanto le persone che processò, con tecnica migliore e il fondo schiena coperto dagli ex colleghi.
Trovo allarmante la provenienza della classe politica italiana, aspetto con angoscia e tutta l'ironia necessaria, qualche prete... vedrete, arriverà.
Non cambierà mai niente, continueremo ad assistere fingendo di non aver mai contribuito a uno spettacolo da Plasil, sognando i Maya, le invasioni barbariche o le dittature... qualunque cosa, basta non chiamarla "responsabilità".
Preferisco credere a Babbo Natale che alla democrazia: limitare la libertà personale in nome di un bene comune inesistente.
Noi abbiamo bisogno di libertà, soltanto le persone veramente libere sono costrette a riflettere sulle conseguenze delle loro azioni, ma prima o poi, qualcuno, molto democraticamente, farà sparire la parola dai dizionari.

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